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Vito Limone
Hypostasis in Origen: The Roots of the Fourth Century-Trinitarian Theology

Eastern Theological Journal 7 (2021) 2, 139-163.

Content

    1. Premise; 2. Philosophers and early Christians on “hypostasis”, 3. The Trinitarian use of “hypostasis” in Origen; 4. Conclusion

    Abstract
    Il termine “ipostasi” è utilizzato per la prima volta in un documento ufficiale della Chiesa con riferimento al Padre e al Figlio nel simbolo del primo concilio di Nicea del 325, in particolare nell’anatematismo
    finale. Lo scopo di questa ricerca è di dimostrare che questo termine è utilizzato in relazione al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo da parte di Origene di Alessandria secondo una struttura concettuale ben definita. A questo proposito, la ricerca si articola in due sezioni principali: la prima sezione è una ricognizione dei significati che “ipostasi” possiede nella riflessione degli stoici, i quali introducono questa parola nel vocabolario filosofico antico, e dell’utilizzo di questa espressione nel contesto filosofico dell’età imperiale, con un’attenzione particolare al medio platonismo e all’aristotelismo, ad es. Alessandro di Afrodisia, nonché nella letteratura cristiana precedente ad Origene, la cui acquisizione di “ipostasi” è legittimata da Eb 1,3; nella seconda sezione, invece, sono presi in considerazione cinque testi tratti dal Commento al Vangelo di Giovanni di Origene nei quali “ipostasi” è adoperato a proposito del Padre, del Figlio e dello Spirito, allo scopo di mettere in evidenza che l’Alessandrino ricorre ad “ipostasi” non solo in continuità con la terminologia filosofica antica, ma anche all’interno di uno schema logico definito.